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Recensioni libro La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante 

9.0
Recensioni libro La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante

Elena Ferrante è considerata una delle più potenti scrittrici di prosa contemporanee, una stilista perfetta con una straordinaria intuizione artistica, che ha conquistato l’ammirazione di diversi scrittori famosi – Jhumpa Lahiri, Elizabeth Strout e alcuni importanti critici: James Wood, John Freeman, Eugenia Williamson ecc.

Ma, senza dubbio, l’accoglienza più calorosa è stata da parte dei lettori, che hanno scoperto un autore che parla loro con uno stile pieno di bellezza e forza sul sentimento di appartenenza, sui rapporti umani, sull’amore, sulla famiglia e sull’amicizia.


Recensione del libro La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferranti

“La vita bugiarda degli adulti”, per molti,  mentire è una vera arte. Per far fronte all’esistenza, le persone mentono e, peggio, mentono a se stesse, nascoste dietro falsi ripari, tirano su ciò che sentono, pensano e fanno un cappuccio nero che le trasforma in entità superficiali, dedite a diluire la realtà.

E auto-suggestioni, che non hanno nulla a che fare con la realtà, come “Amo mia moglie”, Sono felice, “Non sapevo cosa stavo facendo”, piccole bugie “innocenti” ogni giorno che significano solo, in generale foto, scappa semplicemente da una riflessione onesta.

Recensioni libro di Elena Ferranti


“La vita bugiarda degli adulti” è il primo romanzo scritto da Elena Ferrante dopo la tetralogia Tetralogia Napoletana ed è uno di quei libri che, letti senza contesto della creazione dell’autore, possono spiegare le sue capacità, potenzialità e area di interesse.

Qui l’autrice porta alla ribalta la storia di un’adolescente napoletana, raccontata dal suo punto di vista, nell’arco di diversi anni. Giovanna, una ragazza di 13 anni cresciuta nel buon mondo di Napoli, più precisamente negli ambienti intellettuali dei suoi genitori, entrambi insegnanti, conosce una svolta quando il padre la paragona alla sorella, Vittoria, persona non grata nella loro casa.


“Lei era uno spauracchio dell’infanzia, era una sagoma secca e spiritata, era una figura arruffata in agguato negli angoli delle case quando cala il buio.”


Andrea, il padre della ragazza, proveniva da una famiglia povera della Zona Industriale e aveva sempre voluto separarsi dalla vita passata e dai familiari, soprattutto Vittoria, con cui aveva avuto molti conflitti in passato. La rottura era dovuta a una relazione che aveva avuto con un uomo sposato, in cui Andrea era intervenuto, regalando i libri alla moglie di Enzo, Margherita, dalla quale aveva avuto tre figli.


Dopo la morte di Enzo, Vittoria è rimasta a disagio, coinvolgendosi nella vita della famiglia di Enzo, soprattutto dei bambini, come se fosse la loro matrigna. L’autrice riprende il motivo comune dei suoi romanzi, in cui la figura femminile centrale si confronta con l’immagine delle donne anziane della famiglia (madre, zia), determinando un fattore di disordine emotivo.


Giovanna sente il bisogno di incontrare questa zia che dovrebbe assomigliare. Vittoria le provoca ansia e conflitto, e gli altri abitanti di Via del Pascone – i figli di Enzo, Corrado e Tonino, sua figlia, la bella Giuliana, il suo fidanzato, Roberto Matese o Rosario Sargente, figlio di un noto avvocato finiscono per insinuare nella vita della giovane donna, giorno dopo giorno.

Giovanna arriva a percepire il caos che caratterizza il clima familiare, i bizzarri rapporti che esistono tra i suoi genitori, Andrea e Nella e le loro migliori amiche, Costanza e Mariano, da sempre presenti nella sua vita e con le cui figlie era cresciuta.


Quando Giovanna incontra il carismatico Roberto, il fidanzato di Giuliana, ne rimane affascinata e deve scegliere tra ripetere, in un’altra forma, la storia di zia Vittoria o staccarsi da queste forti famiglie e creare un altro destino.

Libro di Elena Ferranti

In questo romanzo, l’autore alterna le scene dalle diverse sfaccettature della città di Napoli – l’enfasi non cade sul lato sordido o raffinato. La donna è l’eroina, sia che si parli della giovane Giovanna, della contraddittoria zia Vittoria, della fedele Nella, della raffinata Costanza, della Giuliana in lotta tra due mondi, dell’impetuosa Angela, anche delle raffinate ragazze milanesi, che appaiono episodicamente.


Come in altri suoi romanzi, Elena Ferrante porta alla ribalta eroine presunte, piene di vitalità e passione, esponendo senza esitazione i pensieri di più o meno censura, solitamente con una sorprendente onestà dei suoi personaggi, anche quando vivono una vita piena di bugie .

La figura del padre è nuovamente discordante, sia che si parli di Andrea, Mariano o anche del compianto Enzo, uomini infedeli, imperfetti, seducenti e meschini, e giovani desiderosi di seguire le loro orme, come Corrado o Rosario, non sono pochi. .


Tutto sommato, “La vita bugiarda degli adulti”  ha ricevuto 5 stelle su Goodreads, è un romanzo a cui ritornerei più avanti negli anni, come farei con tutti i romanzi di Elena Ferrante  – per indagare su me stesso. E osservare quali cambiamenti sono avvenuti nel profondo del mio essere.

9.0
Score

Pros

  • La scrittura
  • Il titolo
  • La profondità che hanno i romanzi di Elena Ferrante

Cons

  • La copertina, l'incapacità di connettersi con il personaggio principale.

Final Verdict

A chi raccomando La vita bugiarda degli adulti: A chi ama Ferrante, se non l'hanno ancora letto, alle donne, a prescindere dall'età, nessuno descrive l'universo interiore delle donne come fa Elena Ferrante, a chi cerca letture di qualità brevi e facili da navigare. La vita bugiarda ha la stessa fluidità con cui l'autore ci ha abituati.

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